La presente iniziativa legale è rivolta al personale che ha prestato servizio come docente alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione, con contratti annuali a tempo determinato al fine di recuperare il beneficio economico di euro 500,00 annui, c.d. “CARTA ELETTRONICA DEL DOCENTE” previsto dall’art. 1 della Legge n. 107/2015 per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, non riconosciuto dal Miur.
L’art. 1, comma 121, della L. n. 107/2015 ha infatti sancito che “al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, è istituita, nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 123, la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell’importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, può essere utilizzata per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonché’ per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124”.
Il D.P.C.M. n. 32313 del 23 settembre 2015, recante le disposizioni per le modalità di assegnazione e di utilizzo della Carta Elettronica per l’aggiornamento del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in spregio ai principi costituzionali e comunitari ha statuito, all’art. 2, che la somma di € 500,00 annui può essere erogata solo ai “docenti di ruolo a tempo indeterminato presso le Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova”, escludendo di fatto i docenti assunti a tempo determinato, anche qualora impiegati fino al termine dell’anno scolastico (31 agosto) pur svolgendo mansioni identiche a quelle espletate dal personale di ruolo.
La giurisprudenza è oramai consolidata nel censurare negativamente la scelta del MIUR di escludere dal beneficio i docenti a termine in quanto irragionevole e contraria ai principi di non discriminazione e buon andamento della P.A. ex artt. 3, 35 e 97 della Costituzione e alla normativa comunitaria.
Alla luce di quanto esposto lo Studio legale Cioffi e Della Porta, con una specifica azione giudiziaria, sta assistendo su tutto il territorio nazionale i docenti precari della scuola al fine di ottenere il beneficio economico di euro 500,00 annui ovvero la c.d. “CARTA ELETTRONICA DEL DOCENTE” non corrisposto dal MIUR negli ultimi cinque anni.
Lo Studio curerà sia la fase amministrativa che quella giurisdizionale sino alla liquidazione delle somme.
Gli interessati possono scrivere una e-mail all’indirizzo info@studiolegalecioffidellaporta.com, specificando all’oggetto “RICORSO CARTA DOCENTE” ed avendo cura di indicare nel testo i dati anagrafici, contatto telefonico e sede di lavoro.